Dario Fo e Franca Rame

Franca Rame e Dario Fo

Biografia completa

2010






Febbraio - Dario Fo e Franca Rame partecipano alla manifestazione "Se non ora, quando?" svoltasi a Milano. Migliaia le donne che agitando le sciarpe bianche, simbolo della lotta contro la mercificazione femminile, hanno rivendicato il ruolo della donna nella società. (video)

Marzo - Franca Rame e Dario Fo partecipano alla manifestazione degli immigrati in piazza Duomo a Milano.

L'editrice Guanda pubblica La Bibbia dei Villani, di Dario Fo a cura di Franca Rame.

Aprile - Inaugurata a Pontedera (Pisa) una mostra che celebra Dario Fo e Franca Rame attraverso un percorso che si snoda attraverso tre sedi espositive (video intervista). Il Centro per l'Arte Otello Cirri ospita i primi lavori da pittore del Premio Nobel, autoritratti e ritratti a matita o olio. Poi i bozzetti scenografici dei primi progetti teatrali, gli arazzi e le famose marionette della Compagnia Marionettistica Famiglia Rame.
La Fondazione Museo Piaggio presenta gli arazzi su tela, le fotografie di scena, i manifesti e le locandine degli spettacoli teatrali e un'apposita sala video, dove sarà possibile vedere, su appuntamento, tutta la documentazione video dell'opera dei due artisti.
Infine il Centrum Sete So'is Sete Luas, che ogni anno si organizza l'omonimo festival di musiche dal mondo, raccoglie il fulcro della mostra. Le scene originali di alcuni spettacoli, i burattini e i costumi di scena, nonché tutta la produzione pittorica del Dario Fo più contemporaneo, dagli anni '80 ad oggi. Conclude l'allestimento una sezione dedicata ai ritratti di Franca Rame.

Al teatro Carcano a Milano Dario Fo recita: Non chiedere al sale di essere dolce. Il titolo è ripreso da un proverbio camerunense, lo spettacolo vede in scena un nutrito numero di artisti stranieri, senegalesi, ivoriani, cubani, serbi, oltre lo stesso Fo. "Stavolta partirò dall'Africa, dalla sua storia, che poi è la storia dell'umanità intera. Troppo spesso non ci si ricorda che le radici di tutti affondano lì, in quel continente dove nacque il primo 'homo sapiens'. Che tanto 'sapiens' ancora non è, visto che sembra ignorare che proprio da quella razza nera discendono tutte le altre. E noi bianchi, come ringraziamento, su quella razza madre ci siamo sempre accaniti, vessandoli, calpestandoli, sfruttandoli, rendendoli schiavi" dichiara il premio Nobel.

In edicola con La Repubblica e L'Espresso Il teatro di Dario Fo e Franca Rame. Il primo dvd è un inedito assoluto: Sant'Ambrogio e l'invenzione di Milano, l'ultimo spettacolo portato in scena ad ottobre 2009 al Piccolo di Milano.

Maggio - Premio speciale "Pensiero che ride" a Franca Rame per il suo libro Una vita all'improvvisa. Il premio è stato consegnato durante il primo Festival del Comico a Genova.

Dario Fo cura la regia, scene, costumi e luci dell'allestimento dell'opera rossiniana Il Barbiere di Siviglia al teatro Massimo Bellini di Catania. "La musica di Rossini" spiega Dario Fo "è ricca di spezie e di aromi. E' una musica nella quale si scoprono olive e pomodorini, piccoli pesci fritti, turgidi chicchi d'uva dolce, profumo di rose e di rosmarino, lenzuola e tovaglie, vino secco e risate di giovani fanciulle. Nella mia regia ho fatto di tutto per inserirci umorismo, gioia e divertimento. Anzi, questi elementi sono fondamentali. Ho voluto comunicare questo entusiasmo ai cantanti e ai musicisti così che a loro volta si divertano quando cantano e suonano".

Agosto - Jacopo Fo organizza e produce alla Libera Università di Alcatraz un seminario di due giorni sui Seminole, gli indiani che non si arresero mai, con la partecipazione di numerosi cantanti e autori, tra i quali Paolo Rossi, i Modena City Ramblers, i Sud Sound System, Toni Esposito e molti altri. Dario Fo racconta la storia di John Horse. Franca Rame interpreta un monologo su Mae Tiger, una seminole che guiderà la rinascita del suo polo negli anni '50 diventando la Presidente dell’autocostituito governo della Nazione Seminole. (video)

Novembre - Esce in libreria il libro di Dario Fo: L'osceno è sacro, a cura di Franca Rame, edito da Guanda. L'osceno, il triviale sono parte del valore lessicale di ogni popolo, ed esiste nella storia un "grande libro dello scurrile poetico", mai veramente considerato. I suoi autori hanno nomi a volte ignoti, altrevolte noti e celebrati: per esempio Shakespeare e Marlowe, che in scena e nella vita si esprimevano usando "parolacce". L'ebreo di Malta di Marlowe inveiva dando della "testa di fallo" ai suoipersecutori. Nel testo originale Amleto fa allusioni chiare al sesso femminile. Dialogando con Ofelia, sdraiato con lei presso il palco degli attori, le chiede: "Potrei distendermi col viso sul boschetto che tieni in grembo... o è già prenotato?".
Riallacciandosi a una tradizione tanto illustre, Dario Fo racconta, da un'angolazione originale, le storie grandiose dei miti greci e romani, dell'Asino d'Oro e delle Mille e una notte, di Dante Alighieri e dei poeti di Provenza, della tradizione napoletana e di quella giullaresca medievale, e molte altre. E mette a fuoco la sacralità dell'osceno e della buffoneria, da cui la sessualità esce giocosa e vitale, la donna rispettata e il male scongiurato.

E' invece Cosimo Panini Editore che pubblica la storia di Correggio nel libro di Dario Fo a cura di Franca Rame: Correggio che dipingeva appeso in cielo.

Dicembre - Intervento di Franca Rame e Dario Fo all'incontro "Parliamo con loro" organizzato dalla "Comunità solidale" del presidio della Gru a Brescia (video). Una serata con quattro migranti che avevano occupato una gru del cantiere Metrobus per "far dialogare la città con delle persone che non hanno lo status di cittadini ma lo sono nel concreto, vivendo e lavorando a Brescia da tanti anni".

Mario Pirovano, straordinario attore delle opere di Dario Fo, porta in scena in Etiopia, all'Istituto Italiano di Cultura Johan Padan a la Descoverta de le Americhe, in Pakistan e in Kenia una selezione delle opere di Dario.

2011

Maggio - Dario Fo e Franca Rame al Salone del Libro di Torino presentano il libro Il Boccaccio rivisto e scorretto, edito da Guanda a cura di Franca Rame (video). Durante la presentazione dichiara Durante la presentazione Dario dichiara "Oggi la satira non c'è, c'è la barzelletta, lo sghignazzo più triviale, ma la differenza tra l'ironia e lo sfottò è fortissima, una impone l'eleganza, l'altro è becero e razzista. La satira è lo specchio che determina il rovesciamento dell'ovvio e del banale, mette per così dire il re in mutande, ne evidenzia l'ipocrisia, oggi invece tutto è affidato alla barzelletta, al sarcasmo verso i più deboli, i sofferenti quelli che nella vita non hanno avuto fortuna".

Giugno - In libreria il libro con dvd di Arlecchino, edito da Einaudi e a cura di Franca Rame.
Così Fo descrive la sua amatissima maschera: «Arlecchino era fondamentalmente un amorale. Quelle sue provocazioni suscitarono un successo incredibile; con le sue entrate in scena oscene aveva rotto le normali convenzioni dello spettacolo».

Ottobre - Dario Fo con Franca Rame partecipa alla manifestazione "Ricucire l'Italia", la manifestazione organizzata da Libertà e Giustizia all'Arco della pace di Milano.
Il suo appello: "E'arrivato il momento in cui tutti ci dobbiamo dare da fare per il bene della collettività". (video)

Il 16 ottobre muore Pia Rame, sorella di Franca.
Ciao Pia
PIA RAME. UNA VITA DEDICATA ALLO SPETTACOLO
Quando era bambina, e già recitava nella compagnia teatrale del padre Domenico, si divertiva a disegnare costumi e vestiti per le sue bambole: costumi coloratissimi, luccicanti di strass e perline, ornati da volant e ricami.
"Ho fatto l'attrice per anni (...) ma non avevo, dentro, il sacro fuoco. Mi piaceva invece vestire la gente, gli attori e le attrici, farli sembrare più belli, più felici."
Pia Rame inaugura a Milano, nel 1952 la sua sartoria; la famiglia Rame è titolare di una lunga tradizione teatrale che risale alla fine del '700. L'attività della sartoria Pia Rame si lega indissolubilmente con la storia del teatro e della televisione italiana e sarebbe impossibile enumerare qui tutte le sue produzioni e gli artisti con cui ha collaborato. E' stata titolare di una cattedra di storia del costume, insegnando a giovani di diverse scuole. Inoltre, è stata autrice di un libro autobiografico di successo edito nel 1979 da Mondadori con il titolo "La Regina di Medò".
La regina di Medò: un racconto della nostra vita, uno squarcio pieno di fantasia sulla nostra storia di gente di teatro, una realtà mai completamente finita che continua nei nostri destini che hanno preso strade e significati diversi, ma che restano sempre uniti da radici indistruttibili.
Pia...ride e riesce a piangere insieme, poi si ferma ed è triste con un bel sorriso. S'innamora perdutamente di uno, ma lo lascia lì, per giocare a carte con le amiche. Va in cucina e prepara un pranzo solenne come per un battesimo ma poi si mangia un panino in piedi. Si veste come una regina per mettersi a lavare i piatti. Lavora giorni e giorni senza dormire, poi dorme per due giorni col telefono vicino. Le piace sentire il telefono che squilla nel sonno senza rispondere; è pazza, concreta, casta, passionale, infedelissima, fedele, asessuata e carica d'amore, generosa fino a dar via la camicia che del resto non porta mai, urla espressioni irripetibili ma s'indigna alle scurrilità dette fuori tempo, è un'attrice brava, consumata, ma non sa recitare quando occorre l'ipocrisia. Si inventa bellezze morali e fantastiche in uomini che valgono meno d'un soldo, ma li pianta disperata quando s'accorge che ha inventato tutto lei. Un'immorale moralista; un'atea religiosa; una ragazza madre, orfana con madre a carico, divorziata prima ancora di sposarsi: questa è mia sorella. E La Regina di Medò la rispecchia con assoluta fedeltà.
Franca Rame

Ottobre - Il premio Nobel Dario Fo e Franca Rame sono ospiti d'onore della manifestazione organizzata a Roma dalla Dott.ssa Marisa Pizza per la presentazione di ECLAP, grazie al Centro Teatro Ateneo della Sapienza Università di Roma e con la collaborazione dell'Università degli Studi di Firenze (coordinatore di ECLAP), della Compagnia Teatrale Fo-Rame e della Fondazione Rinascimento Digitale e del MIBAC- Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo. ECLAP è il nuovo archivio online delle arti dello spettacolo in Europa: per la prima volta, le collezioni dei più importanti istituti e archivi europei delle arti dello spettacolo - prime fra tutte, in Italia, quella di Dario Fo e Franca Rame e quella del Centro Teatro Ateneo - saranno accessibili online attraverso un portale dedicato e attraverso EUROPEANA, la biblioteca digitale europea, con la traduzione dei metadati nelle maggiori lingue (video).

Novembre - esce in libreria con DVD, Dio è nero, il fantastico racconto dell'evoluzione, di Dario Fo a cura di Franca Rame, edito da Raffaello Cortina (video).

A Dario Fo e Franca Rame viene consegnato il premio Vittorio De Sica dal Presidente Giogio Napolitano, nel corso della tradizionale Giornata dello spettacolo al Quirinale.

Franca Rame e Dario Fo ancora in tounèe con Mistero Buffo, in varie date reciteranno nelle maggiori città d'Italia terminando a Torino il 20 marzo 2012. Strepitoso successo di pubblico.

2012

Gennaio - Dario Fo, Giorgia, Javier Zanetti, Aldo Cazzullo, Gianni Vattimo, Viola Di Grado, Giuliano Pisapia: sono alcuni dei personaggi che hanno scelto di sostenere la lingua italiana attraverso l'iniziativa 'Adotta una parola', promossa dalla Societa' Dante Alighieri in accordo con i dizionari Devoto Oli, Garzanti, Sabatini Coletti e Zingarelli, e in collaborazione con 'Io donna'. "Gibigianna" è la parola adottata dal Premio Nobel per la Letteratura.

7 gennaio - Franca Rame pubblica su Il Fatto Quotidiano una lettera aperta a Mario Monti che comincia così:
"Gentile professor Mario Monti, leggendo i giornali ogni giorno, sento il bisogno di rivolgerle alcune domande. Mi scusi l'ardire, ma mi sento molto inquieta..."



Mentre Mistero buffo continua a essere replicato nei maggiori teatri d’Italia con l’interpretazione di Dario e Franca, si prepara la grande mostra Dario Fo a Milano. Lazzi sberleffi dipinti, che si tiene a Palazzo Reale dal 24 marzo al 3 giugno con oltre quattrocento opere tra dipinti e disegni, costumi teatrali, maschere e marionette, filmati e fotografie. L’ampio catalogo, edito da Mazzotta, contiene testi di Dario Fo, Felice Cappa, Francesco Poli e Domenico Pertocoli.





Dal 16 giugno al 26 agosto si replica con variazioni a Udine, presso il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Casa Cavazzini, la mostra Dario Fo. La pittura di un narratore con oltre cento opere. Il giorno dopo l’inaugurazione Dario e Franca portano in scena Mistero buffo.



In occasione della grande mostra di Pablo Picasso a Palazzo Reale di Milano, dal 17 al 19 settembre Dario Fo e Franca Rame mettono in scena al Teatro Dal Verme Picasso desnudo, ripercorrendo le tappe principali del lavoro del più grande pittore del Novecento con proiezioni di opere sue rivisitate pittoricamente da Dario e commentate con grande rispetto ma anche con ironia. Il testo e le immagini della lezione-spettacolo sono pubblicati in un volume edito da Franco Cosimo Panini.


Dall’8 al 14 ottobre e dal 14 al 20 dicembre Dario e Franca tengono due corsi di teatro alla Libera Università di Alcatraz con oltre 100 iscritti. Gli argomenti del corso riguardano: la recitazione, la regia, l’interpretazione mimica, la costruzione dello spazio scenico e della relazione con il pubblico. Vengono affrontati gli aspetti fondamentali della scrittura e della rappresentazione di un testo teatrale. Si vede come il testo iniziale viene rimodellato e riscritto via via che lo si prova di fronte a un pubblico. E come il modo di raccontare sia dettato dal racconto e possa trovare un suo naturale equilibrio proprio a partire dal senso di quel che si vuole dire. Nel teatro di Dario Fo e Franca Rame, infatti, la scelta dei canoni estetici non avviene per arbitrario gusto formale, ma è insita nel discorso stesso che si vuole rappresentare. Il seminario è aperto a tutti e sono previste tariffe agevolate per persone con basso reddito.




2013



Gennaio
Nella campagna elettorale per le elezioni politiche Dario Fo appoggia il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, in dialogo con i quali compone il libro Il Grillo canta sempre al tramonto, edito da Chiarelettere. Alle elezioni che si tengono il 24-25 febbraio il Movimento 5 Stelle si aggiudica oltre il 25 per cento dei voti. Proposto da Grillo come candidato al Quirinale, Dario rifiuta cortesemente: “Quello di Beppe è un gesto simpatico, ma per poter fare quel lavoro di presidente della Repubblica bisogna avere un’altra età” (Video) Appoggia invece la candidatura di Stefano Rodotà e lancia un appello al segretario del Partito democratico: “Ci sono temi e questioni del Movimento che sono anche nell’agenda del PD: tocca a Bersani fare un passo. Non si tratterebbe di inciucio, ma di lavorare come hanno fatto in Sicilia dove PD e Movimento 5 Stelle hanno deciso di realizzare insieme cose importanti.” Le proposte del M5S cadono nel vuoto: alla Presidenza della Repubblica viene riconfermato Giorgio Napolitano e il nuovo governo viene formato mediante l’accordo tra Partito Democratico di Pier Luigi Bersani, Popolo della libertà di Silvio Berlusconi e Scelta civica di Mario Monti.
Il 30 gennaio 2013 Franca Rame pubblica sul suo blog all'interno del fattoquotidiano.it una Lettera d'amore a Dario,

Febbraio
Franca Rame viene intervistata dall’amico Joseph Farrell nella casa di Milano in Corso di Porta Romana.

L’intervista è finalizzata ad un nuovo libro scritto da Franca Rame insieme a Joseph Farrell, Professore Emerito di Italianistica presso la University of Strathclyde, a Glasgow, Scozia. "Non è tempo di nostalgia" è una lunga intervista in cui Franca racconta di sè, della famiglia e del lavoro, di una vita al fianco di Dario: “ ... il mio contributo è riconosciuto ma d’altro canto il genio è lui”.






Marzo-Aprile
Dal 15 al 21 marzo e dal 19 al 25 maggio Dario e Franca tengono altri due corsi di teatro alla Libera Università di Alcatraz. Altissima la partecipazione.

 
















Dario e Franca, durante la loro permanenza alla Libera Università di Alcatraz, tra i mille impegni, continuano a lavorare alla stesura di un nuovo lavoro teatrale “Una Callas dimenticata”, accompagnato da una ricca produzione pittorica di Dario Fo. Il lavoro di teatro e pittura è dedicato alla celebrazione di Maria Callas, icona del canto lirico, in occasione del “Festival internazionale scaligero Maria Callas” all’Arena di Verona in giugno.





     

Parallelamente alla cura editoriale per la pubblicazione dei loro lavori teatrali, ad esempio, tra i tanti, l’inedito “La storia di Qu” e al lavoro di scrittura con Dario Fo su Maria Callas, Franca Rame continua le revisioni e le riscritture per il suo prossimo libro in cui racconta la sua esperienza da Senatrice: “In fuga dal Senato”.

Il 29 marzo muore a Milano Enzo Jannacci, grande amico della coppia Rame-Fo.
Nel video Dario racconta agli allievi del corso di recitazione tenuto ad Alcatraz del suo rapporto con il grande musicista scomparso.

Il Comitato Nobel per i Disabili partecipa alla costruzione dell’Ecovillaggio solare: patrocinando la Casa delle Diverse abilità, una casa pensata come luogo di sperimentazione delle più avanzate tecnologie che permettono a persone diversamente abili di poterla abitare in modo autonomo. E’ aperta anche una sottoscrizione per raccogliere sponsor.

Maggio
Il 22 maggio muore a Genova Don Andrea Gallo nato a Genova il 18 luglio del 1928. Don Andrea Gallo è stato un presbitero partigiano italiano, di fede cattolica e ideali comunisti, anarco-cristiani e pacifisti, prete di strada fondatore e animatore della Comunità di San Benedetto al Porto di Genova.
 
 















Con il “prete da marciapiede” Franca Rame ha condiviso l'impegno per le battaglie civili: la foto li mostra insieme, a braccetto, tra le tende delle tute bianche allo stadio Carlini. Era il 2001, l'ultima giornata di sole in un G8 che sarebbe passato come una delle pagine più nere della nostra storia recente.
Franca Rame e don Gallo, erano insieme contro l'ampliamento della base militare statunitense di Vicenza, o fianco a fianco per i diritti delle donne, dagli anni Sessanta della contestazione ai Duemila di “Se non ora quando”.






Il 29 maggio, nella sua casa in Corso di Porta Romana, Franca Rame ci lascia.
Il 30 maggio viene allestita la camera ardente nel foyer del Piccolo Teatro Grassi aperta al pubblico che continua a fluire anche nella notte, fino alle ore 9.00 di venerdì 31 maggio.
   
“il Manifesto” dedica a Franca Rame tre intere pagine, copertina compresa, intense e ben documentate:
   
La mattina di venerdì 31 maggio, un corteo di migliaia di persone accompagna questa donna straordinaria attraversando con lei la città, dal Piccolo Teatro Grassi, al Teatro Strehler con Dario, Jacopo e le autorità cittadine, fino all’ultimo saluto cantato insieme, al Famedio: “Bella ciao”.



Video dell'intervento di Dario Fo alla celebrazione.
Video dell'intervento di Jacopo Fo alla celebrazione.

  Sono migliaia le persone che hanno accompagnato Franca, tutte con addosso qualcosa di rosso, come aveva chiesto la stessa Franca nella sua lettera d'amore a Dario: “Penso anche al mio funerale e qui, sorrido. Donne, tante donne, tutte quelle che ho aiutato, che mi sono state vicino, amiche e anche nemiche…vestite di rosso che cantano “Bella ciao”. http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/30/lettera-damore-a-dario/483928/ Migliaia i messaggi a Dario e Jacopo. La cerimonia è trasmessa in diretta dalla Rai, gli interventi di Dario e Jacopo sono condivisi e ripostati sui social network e condivisi da migliaia di persone. Decine le iniziative per ricordare la vita di Franca, su Twitter spunta l'hashtag #unaviaperfranca, nato per stimolare il dibattito sulla necessità di intitolare una via a Franca Rame. L'iniziativa parte da Maria Pia Ercolini, che dalle pagine dello storico 'street magazine' Terre di Mezzo lancia la proposta. Il New York Times la ricorda come «Uno schianto di ragazza italiana Anni 50 passando per Karl Marx»


Giugno
Dario reagisce all’enorme dolore per la scomparsa di Franca lavorando tantissimo a molteplici progetti. Se possibile accellera il ritmo, con lui lavorano a giro 5 collaboratori, tutti giovani ragazzi, c’è chi prepara i fondi delle opere pittoriche, chi segue i mille inviti e impegni, chi si occupa dell’editing. Fanno fatica a stargli dietro mentre lui tra scritture e pitture, è infaticabile.
 
 
Intanto da Milano e oltre arrivano inviti per omaggi a Franca. Il 17 giugno, Dario visita a Milano il murales dedicato a Franca Rame in via Bazzi sull’esterno della sede del liceo Agnesi, realizzato dagli studenti
"Il viso sorridente che avete dipinto su quel muro è stata per me una sorpresa di grande gioia”. Gli studenti: "Erano stati da noi, durante l’autogestione. Non ce lo siamo scordati"[…] Il volto dell’attrice scomparsa dieci giorni prima, immortalato in una foto recente, affiancato da una serie di parole (“libertà”, “anarchia”, “resistere”, “poesia”, “memoria”… ) (Articolo)




Luglio
In libreria due novità editoriali:
Esce il libro di Franca Rame scritto con Joseph Farrell, Non è tempo di nostalgia, edito da DellaPorta.

Estratto dal libro: “ad un certo punto della mia vita mi sono accorta che il lavoro di attrice non mi faceva impazzire, che non lo amavo poi così tanto. La gente non ci crede, pensa che siano bugie. Invece è vero, non avrei mai scelto questa professione che richiede un tipo di carattere che io non ho: presenzialismo, arroganza e buoni gomiti. Quando mi sono accorta che non amavo questo mestiere, era troppo tardi, ero già sposata con Dario e avevamo la nostra compagnia” […]“Ho sempre fatto questo mestiere, cercando di farlo nel migliore dei modi, ma sempre a modo mio”. […]“ho lavorato tantissimo per mio marito, ho pubblicato più di 70 commedie, ogni volta facendo l’editing, curando il testo, le didascalie, scegliendo i disegni” […] Insieme a Dario, Franca ha vissuto “una vita esageratamente felice”. Un dialogo intenso che abbraccia la storia privata e professionale di una donna straordinaria della quale il Presidente Napolitano ha ricordato l’appassionato impegno civile. “... grazie a questo lavoro, riesco a portare avanti le cose in cui credo. E questo non è poco”. Scorrendo la rassegna stampa, la pubblicazione viene annunciata come ultimo libro di Franca Rame, ma non sarà così perché sono tante le sue scritture e i suoi contributi, che daranno luogo a nuove pubblicazioni.


Esce il libro di Dario scritto con Giuseppina Manin Un clown vi seppellirà dove ci si interroga sulla situazione politica italiana. Rinnovamento o restaurazione? L’Italia è un Paese di funamboli in bilico tra queste due scelte. Vogliamo novità: ed ecco lo tsunami grillino. Ma vogliamo anche stabilità: voilà il governissimo. Intanto succede di tutto: presidenti uscenti che rientrano, elezioni “non perse” ma neanche vinte, ex premier dati per spacciati che risorgono, candidati che cadono crivellati dai colpi dei franchi tiratori. Scene dal declino di un impero? O fotogrammi di un nuovo Sessantotto? Dario Fo veste i panni del saggio giullare per raccontare la corte senza più miracoli della politica allo sbando. Spiega, dall’ottica privilegiata del collega clown, chi è e dove va Beppe Grillo, il castigamatti sbucato dalla Rete per travolgere un intero sistema di potere. Indaga le radici dell’autolesionismo in fase terminale che ha annientato in poche settimane gli eredi dell’onorato Pci. E ricordando altre rivoluzioni e altre piazze, ricostruisce in pochi tratti scanzonati e veri, il filo di una narrazione del nostro passato e del nostro presente. Restituendoci, con rabbia e speranza, il senso del futuro.



Agosto
Il 17 agosto muore a Cesenatico Primo Grassi, amico della famiglia Fo, libero pensatore, ex sindaco del comune romagnolo, è ricordato soprattutto per essere stato il presidente dell’Azienda di Soggiorno e tra i protagonisti della costruzione del turismo moderno nella riviera romagnola.

A lui Dario dedica un quadro raffigurante un delfino.

Settembre
A settembre si tiene a Francoforte, presso Die Galerie, una nuova mostra di dipinti di Dario Fo. Come sempre, Dario continua a studiare, scrivere e dipingere ogni giorno, appassionandosi in particolare alla storia dell’arte sia primitiva che moderna e contemporanea, ma anche rielaborando proprie opere di anni più o meno lontani, come la riedizione de “Lu Santo Jullàre Françesco” o rendendo omaggio a grandi maestri del passato ad esempio “Cola di Rienzo”. Sabato 7 settembre Dario Fo partecipa alla festa de Il Fatto Quotidiano. Recita dal parco di Marina di Pietrasanta un pezzo inedito dal titolo “A ‘sto punto, cosa pensano di noi gli stranieri?”.
(video)

16 settembre. Il Festival internazionale del cinema d’arte che si tiene a Milano dedica uno speciale tributo a Franca Rame.


18 settembre. Dario Fo invia una lettera aperta al Presidente del Senato Piero Grasso: “Caro Presidente,
La ringrazio con entusiasmo e riconoscenza per lo stupendo intervento che ha voluto dedicare a Franca. Un discorso sulla sua vita di donna e attrice, ma soprattutto di persona coinvolta nella disperata lotta per l’emancipazione e la giustizia dei diseredati e degli sconfitti dall’egoismo spietato degli eterni signori del potere.
Ad ascoltare il Suo intervento trasmesso dalla televisione c’erano con me i miei giovani collaboratori, i quali si sono sentiti commossi e partecipi a quella commemorazione finalmente priva di retorica e luoghi comuni.
La ringrazio ancora per aver ricordato non solo i momenti drammatici dell’esistenza di Franca ma anche quelli del coraggio e della coerenza.
Devo inoltre ammettere di non aver intuito che il Suo intento era quello di dedicare al ricordo della mia compagna il tempo massimo che per una normale commemorazione dentro le aule parlamentari viene concesso dalla consuetudine.
Le dirò che il modo in cui mi era stato prospettato dai suoi collaboratori lo svolgersi della manifestazione mi aveva condotto in inganno. Il fatto di aver scombinato il normale rituale trasgredendo i limiti della convenzione, come Lei ha fatto, mi riporta sempre nella convinzione che al mondo vivono insieme due categorie di individui: quelli che restano nella regola e quelli che regola e regolamenti cercano in ogni momento di mandare a pezzi nell’intento di vedere la luce che ci sta dietro. La ringrazio ancora e, se mi permette, l’abbraccio, anche se è fuori dalle suddette regole.”

Dario dedica a Franca un suo nuovo dipinto che farà da copertina al libro di Franca “In fuga dal Senato”. “La testimonianza civile e politica di un’eccezionale protagonista del nostro tempo” così recita la fascetta allegata per l’edizione Chiarelettere.












A fine settembre Guido Barilla durante la trasmissione radio “La Zanzara” fa una dichiarazione sconcertante: "Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale. Non per mancanza di rispetto ma perché non la penso come loro, la nostra è una famiglia classica dove la donna ha un ruolo fondamentale". Dario Fo risponde con una lettera-petizione che raccoglie più di 100mila adesioni: “Caro Guido Barilla,
Ricordo i primi spot televisivi di Barilla, a cui ho partecipato non solo come attore ma anche come autore dei testi e della sceneggiatura nonché del montaggio. Ebbero un enorme successo e, in quel tempo, ho avuto anche l'occasione di conoscere Pietro, vostro padre. Una persona piena di creatività ed intelligenza, appassionato d'arte e di cultura. In quegli spot abbiamo raccontato di prodotti che sono diventati simbolo dell'Italia e degli italiani tutti, nelle nostre case e nel mondo. La pasta soprattutto è sinonimo d'Italia, di casa e di famiglia. Per tutti. Ecco: oggi il nostro Paese è fatto di tante famiglie unite solo dall'amore delle persone che ne fanno parte. Amore che non è in grado di discriminare, che non ha confini: e l'amore, in tutto il mondo, può nascere tra un uomo e una donna, due donne, due uomini. Sull'amore si fonda una famiglia, quella che la vostra azienda racconta nella sua comunicazione. Sull'amore si fonda una casa. Alla domanda sul perché la sua azienda non faccia spot pubblicitari con famiglie gay, lei ha risposto: "Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale. Noi abbiamo un concetto differente rispetto alla famiglia gay. Per noi il concetto di famiglia sacrale rimane un valore fondamentale dell'azienda". Poi, in seguito alle polemiche che si sono scatenate, ha specificato: “Volevo semplicemente sottolineare la centralità del ruolo della donna all'interno della famiglia”. E ancora: “Ho il massimo rispetto per qualunque persona, senza distinzione alcuna. Ho il massimo rispetto per i gay e per la libertà di espressione di chiunque. Ho anche detto e ribadisco che rispetto i matrimoni tra gay. Barilla nelle sue pubblicità rappresenta la famiglia perché questa accoglie chiunque e da sempre si identifica con la nostra marca” Ecco, Guido. La sua azienda rappresenta l'Italia: nel nostro Paese e in tutto il mondo. Un'Italia che è fatta anche di coppie di fatto, di famiglie allargate, di famiglie con genitori omosessuali e transgender.Continua qui

Ottobre
Il 4 ottobre Dario Fo presenta il libro In fuga dal Senato edito da Chiarelettere che racconta l’esperienza di Franca Rame come senatrice del governo Prodi dal 2006 al 2008. Ecco il Video registrato da Dario per raccontare il libro.











Dario inizia anche una tornée, per presentare l’esperienza di Franca, nei maggiori teatri italiani. Il debutto a Genova, al Politeama il 7 novembre.













Come nell’ormai antica tradizione della famiglia, arriva un episodio di censura allo spettacolo di Dario: viene negato infatti l’Auditorium della Conciliazione a Roma, di proprietà del Vaticano, benché quello stesso teatro, avesse già ospitato Dario Fo e Franca Rame con lo spettacolo “Mistero Buffo” il 20 gennaio 2012 con un successo da tutto esaurito. La risposta di Dario Fo dove il Maestro si chiede se l’avvento innovatore di Papa Francesco non sia frenato soprattutto dall’interno della Chiesa.

"Non si sa da dove vengano gli ordini” afferma Dario Fo “I responsabili cadono dalle nuovole. Dà fastidio mettere in scena un'opera che parla dei nostri tempi. Ora si sono fatti vivi decine di teatri di tutta Roma. Andremo al Sistina."



Non tutto il male vien per nuocere... Video di Repubblica sulla vicenda. E l’intervista per L’Unità












La tragedia che si abbbatte su Lampedusa il 3 ottobre con il tragico naufragio dell’imbarcazione libica che ha provocato più di 380 morti e l’arrivo di 155 emigranti ammassati nel centro di accoglienza non lascia indifferente la famiglia Fo che subito si attiva e offre al nome del Comitato Nobel per i Disabili 100 tende per accogliere i profughi. La risposta del sindaco è sconcertante: mandate un fax.










Novembre
Il 10 novembre Repubblica dedica un lungo articolo al libro di Franca “In fuga dal Senato”
Dal 17 al 23 novembre Dario tiene alla Libera Università di Alcatraz un corso di teatro. Ad aiutarlo il figlio Jacopo, Mario Pirovano e i giovani collaboratori.
Il 25 novembre è la giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Numerose sono le iniziative promosse in tutta Italia nel ricordo di Franca Rame. A Milano, Roma, Napoli, Cesenatico, Forlì, donne vestite di rosso e omaggi alla grande signora del teatro, alla donna con immenso cuore.

Dicembre
Il Nuovo Comitato Nobel per i Disabili voluto fortemente da Franca Rame, continua a lavorare e a occuparsi di disabilità e di disagio sociale (Sito web) Parte la campagna “Un sacco di vita” dove il Comitato raccoglie i fondi per finanziare un progetto dell’Associazione Clochard alla riscossa di Milano per comperare sacchi a pelo per i senzatetto così che possano affrontare l’inverno alle porte. In poco più di un mese il Comitato raccoglie più di 4000 euro di cui 1000 donati direttamente per un totale di 200 sacchi a pelo (20 euro l’uno) che saranno distribuiti nelle principali città d’Italia.








Il 1 dicembre Dario Partecipa al Vday a Genova. Il suo intervento è applauditissimo:
“Io vorrei svolgere davanti a voi questa sera per esteso un discorso sulla cultura e sul suo valore in una società civile, cosa a cui all’inizio ha già vivacemente accennato Beppe. Spero di riuscirci.
I grandi esperti mondiali dell’economia, fin dall’inizio della crisi internazionale che stiamo vivendo, hanno denunciato con gran vigore che quella immane catastrofe che ci ha scaraventati in ginocchio è il risultato di una vera e propria truffa combinata attraverso l’utilizzo dei cosiddetti derivati e dei titoli spazzatura.
A dimostrazione di quello scempio abbiamo visto qualche anno fa dall’America un sevizio in cui venivano rappresentati migliaia di impiegati con le loro pratiche infilate in cartoni che se ne uscivano licenziati in tronco dagli istituti di credito americani caduti in rovina. L’onda malefica è giunta poi fino a noi, presentata in altri termini ma con le stesse truffalderie”.
Continua qui con la trascrizione integrale.
Il video dell’intervento.

Vauro a questo proposito gli scrive una lettera aperta dove lo invita a “Scendere da quel palco”.
La risposta di Dario Fo:
“Caro Vauro. Poche ore prima di ricevere la tua lettera con la quale mi chiedevi di "scendere da quel palco" montato a Genova per il V-Day, ricevevo una telefonata da Bari da parte di un responsabile del sindacato della Cgil della Puglia, che annullava la richiesta fattami alcuni giorni prima con la quale misi invitava a intervenire a una loro manifestazione dedicata all'importanza della cultura e con riferimento alle lotte degli operai dell'Ilva. Con molto impaccio l'incaricato mi dichiarava che, per ragioni tecniche, non sarei potuto salire sul palco per parlare ai lavoratori e agli studenti. Capii subito che la ragione di quel cambio di programma era senz'altro il discorso che avevo tenuto a Genova il giorno precedente, soprattutto in conseguenza della posizione che avevo preso prima e dopo la sentenza e durante il processo a proposito dell'intossicazione di massa causata dalle esalazioni provenienti dagli altiforni che avevano inquinato l'intera città. Ma cosa mi ero permesso di dire precisamente a Genova davanti a qualche migliaio di intervenuti e, oltretutto, ripreso da tre emittenti televisive nazionali, per non parlare di quelle straniere? Mi ero solo lasciato andare a una breve analisi dei fatti inerenti l'acciaieria di Taranto e gli scarichi tossici, ricordando da quanti anni fosse esploso l'allarme di quella strage annunciata. Per inciso Franca, già nel 2006, aveva denunciato al Senato il protrarsi di quella mattanza che coinvolgeva anche mogli e bambini degli operai.”
Qui il testo integrale.
Qu la replica di Vauro.













Il 7 dicembre Dario Fo interviene in un articolo per Il Fatto Quotidiano in favore dei 300 lavoratori delle cartiere Burgo di Mantova, che rischiano di essere "buttati per strada senza pietà". Ma ad approfittare delle condizioni di "schiavismo" all'estero sono anche "Geox, Benetton, Bialetti, Fiat". L'appello allo Stato perché intervenga: "Cancellare la possibilità di spostare aziende solo per accumulare più denaro".

Dario Fo pubblica su Il Fatto Quotidiano un importante articolo su Nelson Mandela: “L’11 febbraio 1990 Nelson Mandela, in seguito alle continue manifestazioni e alle pressioni dei democratici, anche bianchi, del Sudafrica, venne liberato dalle carceri nelle quali aveva trascorso gran parte della sua vita. Di lì a poco ci furono le nuove elezioni e l’ergastolano fu eletto Presidente del Sudafrica. Suo vice fu nominato l’ex presidente bianco, De Klerk, che aveva firmato la sua liberazione. Mandela, appena eletto, entrando nel salone–ufficio assegnato al Presidente del Sudafrica esclamava: “Sarà difficile che mi abitui a questi spazi, vengo da una cella di dimensioni molto ridotte, col cesso incluso”. Quindi, rivolto al suo segretario, chiede: “Visto lo sfarzo, quanto è la paga?”. Il segretario mostra la parcella scritta su un foglio. Mandela rimane un attimo senza fiato ed esclama: “Che esagerazione! No, non posso accettarlo!” All’istante a tutti quanti noi italici vengono in mente le reazioni degli ultimi eletti al parlamento quando, agli inizi di quest’anno, qualche onorevole fece notare il disastro da cui si trovavano travolti i pensionati, i licenziati delle fabbriche chiuse, smantellate, coi macchinari spediti all’estero. “Dovremmo far qualcosa, dimostrare la nostra solidarietà!” esclamò uno dei neoeletti. “In che senso solidarietà?” chiese impallidendo il solito veterano della poltrona garantita. E la risposta fu: “Cedere una parte del nostro stipendio per soccorrere gli esodati e i giovani senza alcuna prospettiva di lavoro”. Dopo qualche secondo, nella sala non c’era più nessuno, salvo il giovane autore dell’insana proposta.”

Intanto prosegue con successo la tournée di “In fuga dal Senato” nei maggiori teatri italiani, il 19 dicembre a Torino, il 20 a Varese.

23 dicembre. Dario Fo è ospite a San Vittore per il Concerto di Natale con l’Orchesta Archistorti e la Libera Università del Teatro. Recita davanti ai detenuti il suo famoso monologo spesso presentato in Mistero Buffo: Il primo Miracolo di Gesù Bambino “Noi italiani dobbiamo recuperare la coscienza del nostro valore e impegnarci per rivalutare la nostra grande tradizione culturale, anche e soprattutto nei luoghi della sofferenza, dove l’arte è enormemente necessaria” afferma a gran voce Dario Fo.





« Precedente   Successiva »